WILLIAM SHAKESPEARE
Tu sei per la mia mente, come cibo per la vita.
Come le piogge di primavera, sono per la terra.
E per goderti in pace, combatto la stessa guerra
che conduce un avaro, per accumular ricchezza.
Prima, orgoglioso di possedere e, subito dopo,
roso dal dubbio, che il tempo gli scippi il tesoro.
Prima, voglioso di restare solo con te,
poi, orgoglioso che il mondo veda il mio piacere.
Talvolta, sazio di banchettare del tuo sguardo,
subito dopo, affamato di una tua occhiata.
Non possiedo, né perseguo alcun piacere,
se non ciò che ho da te, o da te io posso avere.
Così ogni giorno, soffro di fame e sazietà,
di tutto ghiotto,
e d'ogni cosa privo.
I miei occhi e il cuore son venuti a patti
ed or ciascuno all'altro il suo ben riversa:
se i miei occhi son desiosi di uno sguardo,
o il cuore innamorato si distrugge di sospiri,
gli occhi allor festeggian l'effigie del mio amore
e al fantastico banchetto invitano il mio cuore;
un'altra volta gli occhi son ospiti del cuore
che a lor partecipa il suo pensier d'amore.
Così, per la tua immagine o per il mio amore,
anche se lontano sei sempre in me presente;
perchè non puoi andare oltre i miei pensieri
e sempre io son con loro ed essi son con te;
o se essi dormono, in me la tua visione
desta il cuore mio a delizia sua e degli occhi.
Perché il mio verso è sì spoglio di moderni orpelli,
sì lunghi da varianti o improvvisi mutamenti?
Perché seguendo il tempo non dedico uno sguardo
a metodi nuovissimi e a ricerche originali?
Perché ancora scrivo sull'unico stesso tema,
limitando l'inventiva a un ben noto stile,
tanto che ogni parola quasi svela il mio nome
mostrando la sua origine e donde essa proceda?
Oh sappi, dolce amore, io sempre di te scrivo,
e tu e l'amore siete il mio costante tema:
così quanto posso fare è rivestir vecchie parole
spendendo ancor quelle ormai già dispensate:
come il sole è ogni giorno nuovo e vecchio,
così il mio amore ancor ripete quello che già disse.
Oh, questa tua "nessuna speranza"
racchiude una speranza immensa.
"Nessuna speranza"
significa una speranza così ricca
che nemmeno l'ambizione
può guardare più in alto.
Quando
seguo
l'ora
che
batte
il
passar
del tempo
e
vedo
il
luminoso
giorno
spento
nella
tetra
notte,
quando
scorgo
la
viola
ormai
priva
di
vita
e
riccioli
neri
striati
di
bianco,
quando
vedo
privi
di
foglie
gli
alberi
maestosi
che
un
dì
protessero
il
gregge
dal
caldo
e
l'erbe
d'estate
imprigionate
in
covoni
portate
su
carri
irte
di
bianchi
ed
ispidi
rovi,
allor,
pensando
alla
tua
bellezza,
dubbio
m'assale
che
anche
tu
te
ne
andrai
tra
i
resti
del
tempo,
perché
grazie
e
bellezze
si
staccan
dalla
vita
e
muoiono
al
rifiorir
di
altre
primavere:
e
nulla
potrà
salvarsi
dalla
lama
del
Tempo
se
non
un
figlio
che
lo
sfidi
quand'ei
ti
falcerà.
Il mio occhio s'è fatto pittore ed ha
tracciato
L'immagine tua bella sul quadro del mio
cuore;
il mio corpo è cornice in cui è
racchiusa,
Prospettica, eccellente arte pittorica,
Ché attraverso il pittore devi vederne
l'arte
Per trovar dove sia la tua autentica
immagine dipinta,
Custodita nella bottega del mio seno,
Che ha gli occhi tuoi per vetri alle
finestre.
Vedi ora come gli occhi si aiutino a
vicenda:
I miei hanno tracciato la tua figura e i
tuoi
Son finestre al mio seno, per cui il
Sole
Gode affacciarsi ad ammirare te.
Però all'arte dell'occhio manca la
miglior grazia:
Ritrae quello che vede, ma non conosce
il cuore
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