Ci sono canzoni che appena le senti ti fanno subito sognare, ti fanno volare con il cuore e le emozioni.

Dal Festival della canzone Italiana di Sanremo (2005), ci è arrivata questa delicata e dolce poesia cantata da un insuperabile Peppino di Capri, una favola che ci ha saputo trasportare nel mondo dei sogni dove tutto è possibile,

anche... morire sognando il primo amore, ritrovandosi in mano... l'ultima stella... 

Se questa non è poesia ....

 

 

 

 

LA  PANCHINA

Solo su una panchina leggeva dentro di sé
l'anima come un giornale
vecchio da accartocciare.
Un passato ingiallito ai piedi suoi si posò,
solo su una panchina si addormentò.


Ma un angelo per caso passava lì e si mise accanto,
i suoi capelli bianchi accarezzò e il vecchio per incanto
ridiventò bambino e sorrideva, perché
stringeva tra le mani
speranze del domani.
E il più bell'aquilone del mondo da lui volò
e anche la primavera si risvegliò.


E venne il Tempo e disse: stasera io gli faccio un favore,
ritorno a quando lui si sedeva lì col suo primo amore,
e venne il Cielo a dire: stasera io accendo le stelle
e a quei due innamorati su quella panchina
..offrirò le più belle...


Han visto una panchina di notte volare via
e mille e più panchine seguire la sua scia,
con sopra tanta gente che non aveva più età...
stanotte diamo stelle a chi non ne ha...


Solo su una panchina l'hanno trovato così...
Quel che è sembrato strano ...
           è che aveva... una stella in mano.  

 

 

 

 Peppino Di Capri

Autori: Depsa - Dicapri - Piccinelli


 

 

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